E’ in svolgimento a Bugnara la 16°edizione del concorso FRANTOLIO il presidente Rino Talucci e il direttore Domenico Francomano del Gal AIAS, promotori dell’inziativa, sono intervenuti ieri 18/03/2022 per presentare il progetto del Gruppo Marketing: “Applicazione di tecniche agronomiche innovative a basso impatto ambientale per la produzione degli EVO della Valle Peligna: Rustica e Gentile”. Il Gal Abruzzo Italico Alto Sangro ha fornito nel 2021 ai frantoi della zona (coop Albanuova di Vittorito, Ansape e Agripeligna di Raiano) gli Oxitester, macchinari certificati per il controllo della qualità dell’olio di oliva, in grado di eseguire le analisi di base sul prodotto: acidità, perossidi e polifenoli totali.
Il progetto ha coinvolto in particolare i 20 partner del Gruppo marketing, composto dalle università di Teramo e quella Politecnica della Marche, da aziende e società agricole e soprattutto dai frantoi attraverso i quali passano le produzioni di tutta la Valle Peligna, con le loro diverse esposizioni e terreni e con il carattere unico delle qualità Rustica e Gentile (ecotipo).
Ad una prima fase di studio ne è seguita una successiva che, grazie all’ Università di Teramo, ha permesso di sequenziare i polifenoli presenti nell’olio peligno che nel 2021 ha festeggiato una produzione quantitativa medio-alta (circa 10.000 quintali), una buona resa (una media di 15 litri per quintale) e, grazie all’assenza totale della cosiddetta “mosca”, un’ottima qualità come dimostrano queste prime analisi.
In particolare, il Prof Dario Compagnoni ordinario della UNITE, ha presentato i risultati del lavoro di caratterizzazione dell’olio EVO Rustica e Gentile promosso e sostenuto dal Gal AIAS.
I primi test sono sorprendenti e restituiscono una qualità della produzione molto alta: una bassa acidità, un basso quantitativo di perossidi e una buona, in alcuni casi eccellente presenza e persistenza dei polifenoli, tra i componenti più preziosi dell’olio di oliva, quelli che, per intendersi, determinano l’aroma fruttato, il gusto piccante e amaro e che svolgono una potente azione antiossidante sul nostro organismo.
La presenza di acido oleico (che definisce la classificazione merceologica), su una forbice che va da 0,8 a 2 punti percentuale, si attesta nei produttori del territorio tra 0,12% e 0,29% (più è bassa migliore è la qualità). I perossidi (che attesta l’ossidazione primaria e la tendenza a irrancidire) su una forbice da 7 a 20 (per cui più basso è il numero e migliore è la qualità dell’olio e il suo stato di conservazione) oscilla tra 1,44 e 5,86. I polifenoli totali su una scala da 250 a 550 biofenoli-tirosolo (dove maggiore è la concentrazione migliori sono le qualità organolettiche) va dai 529 ai 989, con un indice di stabilità che va dalle 17 alle 29 ore di tempo di induzione, lì dove la scala di riferimento oscilla dalle 10 (bassa) alle 18 (molto alta).
“La produzione dell’olio è migliorata molto in Valle Peligna, grazie ad una maggiore informazione e consapevolezza dei produttori – spiega Fausto Ruscitti, del consorzio Ansape – la molitura viene fatta entro 24-48 ore e non più dopo giorni o settimane dalla raccolta e questo permette di evitare processi di fermentazione e anche la resa è sempre migliore, perché i produttori hanno capito che dipende da una serie di fattori: maturazione, concimazione, terreno, varietà. Conoscere ora, grazie al progetto del Gal Aias, anche le qualità e le caratteristiche dal punto di vista scientifico del prodotto, permette di valorizzarlo e di imporlo sul mercato di qualità, nonostante le quantità siano comunque limitate rispetto ad altri ecotipi
Infine Francomano e Talucci hanno presentato:
– Il Piano di Sviluppo Rurale del Gal e la sua strategia
– I progetti in essere che riguardano le “Specialità agroalimentari dell’area delle Terre dei Peligni e nella Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio”.
Con il contributo di